Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio - docenti

DOCENTI 

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    • Carla Arcolao 
      carla.arcola@beniculturali.it
      Architetto - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona
      corso di Degrado e diagnostica dei manufatti architettonici

Architetto Specialista in Restauro dei Monumenti (1999), ha conseguito inoltre il titolo di Dottore di ricerca in Recupero Edilizio e Ambientale (2003). La sua attività di ricerca riguarda principalmente la tradizione del costruire pre-industriale con particolare riferimento agli impasti a base di calce per malte, intonaci e stucchi (cfr. C. Arcolao, Le ricette del restauro, Venezia, Marsilio, 1998). Nel corso del dottorato, all'interno di questo tema generale, ha affrontato il problema della diagnostica e del degrado di tali materiali e manufatti, pubblicandone i primi risultati in C. Arcolao, Come riconoscere i fenomeni di degrado della materia: metodi empirici e scientifici, in Stefano F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici, Roma, EPC, 2004, pp.383-389. Ha proseguito tali ricerche nell’ambito del PRIN 2003/2005 “Atlante dei fenomeni di degrado dei materiali dell’architettura”. Collabora inoltre da diversi anni alle attività del Laboratorio di Restauro nell’ambito del Corso di Laurea in Architettura presso la Facoltà di Architettura di Genova ed è professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti della Facoltà di Architettura di Genova.


Laureato in Filosofia, è Archivista di Stato direttore coordinatore presso l’Archivio di Stato di Genova, dove è responsabile della Sala di Studio, della sezione Didattica e docente di Diplomatica nell’annessa Scuola di "Archivistica, Paleografia latina e Diplomatica". Dal 2001 al 2006 è stato professore a contratto di Archivistica speciale presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi Genova.
Ha curato l'Introduzione all'Inventario de L'Archivio storico dell'Università di Genova, Genova 1994. Ha svolto ricerche sul notariato medievale (tra le pubblicazioni v. L’archivio del Collegio notarile genovese e la conservazione degli atti tra Quattro e Cinquecento, Milano 1994), e sugli insediamenti commerciali genovesi nel Levante partecipando a numerosi convegni internazionali (Mosca 1991 e 2001, Mitilene 1994, Nessebar 1995,.Bucarest 1999…; tra le pubblicazioni: La "compera Metilini" e la difesa genovese dei Gattilusio dopo la caduta di Costantinopoli, Atene 1996 e La riscoperta di importanti documenti genovesi su Costantinopoli e il Mar Nero, in "Romània Orientale", 1999). Ha curato l'allestimento di numerose mostre e i relativi cataloghi. Tra i più recenti: Hinc publica fides. Il notaio e l'amministrazione della giustizia, Milano 2006; Colombo / Colon. Un uomo tra vecchio e nuovo mondo (2006); Gli Alberti da Firenze a Genova, in La vita e il mondo di Leon Battista Alberti, Firenze 2008. Ha rivolto un particolare interesse alle fonti per la storia dell’arte (v. Pittori in tribunale. Un processo per copie e falsi alla fine del Seicento (con M. Migliorini), Nuoro 2000; Le matrici della Galleria Giustiniana: storia di un lascito, in I Giustiniani e l'antico, Roma 2001; Una famiglia, un pittore e una città, in Marcantonio Franceschini, Milano 2002; Donato de Bardi e il Banco di San Giorgio, in "Notizie da Palazzo Albani", 2001-02; Le fonti d'archivio per la storia del collezionismo, in L'età di Rubens, Milano 2004) e alle fonti per la storia dell'architettura (Il restauro e la ricerca storica: un difficile binomio, in Il castello di Rapallo, Venezia 1999; La strada attraverso i documenti e Regesto delle fonti archivistiche in Genova, Strada Nuovissima, Genova 2005; Guida al Complesso monumentale di Sant'Ignazio, Genova 2005; Case genovesi del Quattrocento: immagini di interni, in Ritratto di Genova nel '400, Genova 2008.



Laureato in Chimica industriale e successivamente in Lettere, con tesi in "storia delle tecniche artistiche", all’Università di Genova. Docente di "Tecniche pittoriche" all’Accademia Ligustica di Belle Arti e di "Tecniche di restauro dei manufatti" alla Facoltà di Lettere dell’Università di Genova. Ha svolto attività di docenza nell’Ateneo di Udine e nella Seconda Università di Napoli. È autore di saggi sulla storia delle tecniche artistiche dal Medioevo all’Ottocento, sulla diagnostica dei beni culturali e sulla storia del restauro in varie riviste specializzate, tra cui "Arte/Documento, "Ricerche di Storia dell’Arte, "Studi di Storia delle Arti", oltre che in atti di seminari e congressi, tra i quali i convegni di Bressanone, quelli sulle "Facciate dipinte’, sui "Problemi del restauro in Italia", su Piero della Francesca, Caravaggio, Tiepolo. La sua duplice laurea in discipline apparentemente lontane ne fanno un esperto singolare con una competenza effettiva e specialistica sia nel campo delle scienze umane e dei metodi di analisi storico critica della cultura pittorica sia in quello delle scienze della natura che gli consentono di analizzare i presupposti e i contenuti tecnici dei materiali pittorici, delle loro combinazioni e delle procedure di applicazione.


Laureata in Architettura, nel 1987, é Dottore di Ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici; membro dell’ISCUM (Istituto di Storia della Cultura Materiale), di Genova; Socia fondatrice del LAAC (Laboratorio di Archeologia e Archeometria del Costruito); Socia del SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani). Come esperta in indagini archeologiche sull’architettura medievale e moderna, e nell’analisi dei materiali e dei fenomeni di degradazione, collabora a numerose ricerche universitarie, partecipando con riconosciuto apprezzamento scientifico a convegni nazionali e internazionali. In queste discipline svolge anche attività didattica nella Facoltà di Architettura di Genova ed è presente in seminari presso il Politecnico di Milano ed altre università italiane. È autrice di saggi sull’architettura medievale, sui materiali costruttivi antichi, sull’archeologia e sui saperi costruttivi liguri, tutti pubblicati in riviste specializzate e in atti di convegni.


Roberto Bobbio, architetto, è ricercatore presso il Dipartimento Polis della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Genova.
È titolare di corsi d’insegnamento presso la stessa Facoltà e membro del collegio del Dottorato in Recupero edilizio ed ambientale delle Università di Napoli, Genova e Palermo.
I suoi interessi di ricerca sono rivolti prevalentemente alla morfologia della città e del territorio e al rapporto tra analisi, rappresentazione e progetto.
Ha esperienza di lavoro e di studio nei settori della progettazione architettonica e della pianificazione urbana, territoriale e ambientale; in particolare ha affrontato, nella riflessione disciplinare come nelle pratiche reali, i temi dell'intervento sulla città consolidata, dello sviluppo dei territori rurali, della gestione delle coste e delle aree protette, della messa a punto di apparati tecnici e normativi per la predisposizione degli strumenti urbanistici.
È iscritto all'Albo Professionale dell'Ordine degli Architetti di Genova e all'Albo degli esperti in materia di bellezze naturali della Regione Liguria, Lr 20/1991.
Membro effettivo dell'Inu, Istituto nazionale di urbanistica, è stato segretario e vice presidente della sezione ligure e fa parte del corpo redazionale delle riviste dell’Istituto.
È socio della Siu, Società italiana degli urbanisti, e dell’ISoCaRP, International Society of City and Regional Planners.
Conosce la lingua inglese e la lingua francese.


Nato a Genova il 19 novembre 1951.
Laureato in Scienze Geologiche presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Genova con punti 110/110 il 2 maggio 1977.
Titolare di borsa di studio bandita dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nell'ambito del Progetto Finalizzato Conservazione del Suolo, sotto-progetto "Fenomeni Franosi" dal 1 aprile 1978.
Ricercatore confermato dal 1 agosto 1980, presta servizio presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Genova.
Professore Associato, vincitore di uno dei posti banditi con concorso nazionale di cui DD.MM. 28/7/90-9/10/90, raggruppamento Geografia Fisica e Geomorfologia (D02A)
Membro del Consiglio Scientifico dell'Association Internationale de Climatologie per il triennio 1994/1997.
Membro del "Comitato Glaciologico Italiano" dal 1990.
Segretario Generale del "Comitato Glaciologico Italiano", per i trienni 1991/93 e 1993/96.
Membro del Consiglio Nazionale della Società Italiana Geologia Ambientale (1998-2001)
Membro della Redazione tecnica della Rivista Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria per i trienni 1991/93 e 1993/96.
Responsabile di Fondi di finanziamento MURST quota 40% , 60% e di Ateneo
Iscritto all'Albo regionale degli Esperti in materia di bellezze naturali dal 18.8.1999
Segretario Generale dell' International Centre Coastal and Ocean Policy Studies (ICCOPS)
Membro del Consiglio Scientifico dell' International Centre Coastal and Ocean Policy Studies (ICCOPS).
Membro del Comitato esecutivo della ProGEO (European Association for the Conservation of the Geological Heritage)




Laureata in Scienze Naturali e in Scienze Biologiche, specializzata in Igiene è professore associato di Igiene. Afferisce al Dipartimento di Scienze della Salute, dove svolge attività di ricerca nell'ambito delle relazioni tra qualità degli ambienti confinati e salute e nell'ambito dell'Igiene ospedaliera. Svolge attività didattica nell'ambito del corso di Igiene ambientale.



    • Arch. Maurizio Galletti
      maurizio.galletti@beniculturali.it
      Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
      corso di Tutela giuridica dei Beni culturali e del paesaggio


Laureata in Architettura nel 1988, con uno studio sulle tecniche antiche di rilevamento e sulla storia della "geometria pratica", ha orientato la propria attività scientifica e professionale ai problemi del rilievo architettonico. Il suo impegno prevalente riguarda la fotogrammetria analitica e digitale, le tecniche di elaborazione delle immagini digitali e quelle della modellazione tridimensionale e solida. Tecnico a Contratto presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova, coordina il settore fotogrammetrico del Laboratorio MARSC (Metodiche Analitiche per il Restauro e la Storia del Costruito). Ha eseguito, tra gli altri, i rilievi della Cattedrale di Trento, dello scalone di Villa Bombrini e del complesso di S. Giuliano a Genova, della statua di Cangrande della Scala nel Museo di Castelvecchio a Verona, della guariniana cupola della Sindone a Torino e di molti altri edifici monumentali. È chiamata a svolgere attività didattica in numerosi corsi di specializzazione e di formazione nel settore del rilievo e partecipa ai corsi universitari della Facoltà di Architettura di Genova.




    • Arch. Roberto Leone
      roberto.leone@beniculturali.it
      Architetto - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona
      corso di Cantieri per il restauro architettonico



Laureata a Genova in Chimica Industriale nell’anno accademico 1993-94, si specializza in Chimica per il Restauro presso il Laboratorio Scientifico dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, con cui collabora per tre anni attraverso una borsa di studio. Successivamente svolge attività di assistenza tecnica per aziende leader nella produzione e vendita di prodotti per il restauro. A Genova dal 2002, collabora con il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Genova relativamente a ricerche nell’ambito dei trattamenti consolidati e protettivi applicati a dipinti murali e superfici architettoniche. Contemporaneamente svolge attività di libero professionista legate alla diagnostica applicata ai Beni Culturali. Ampia attività didattica: nel corso degli ultimi dieci anni ha collaborato come docente con i seguenti istituti: Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Accademia del Restauro di Milano, Università Internazionale dell’Arte di Venezia, EnAIP di Padova, Scuola Edile di Imperia, SUPSI di Lugano (Svizzera).


Programma I anno:
OBIETTIVI
Il corso si propone di conferire agli studenti un linguaggio scientifico di base per l’interpretazione della natura chimica e della conseguenti proprietà dei materiali costitutivi di un’opera, dei processi di degrado che questi subiscono e dei materiali e delle metodologie di un intervento conservativo.
ARGOMENTI:
La struttura dell’atomo e la radioattività (metodi di datazione dei manufatti di interesse storico artistico).
Gli elettroni e la loro distribuzione: il sistema periodico degli elementi e le conseguenti proprietà.
Il legame chimico: forze intermolecolari (legame covalente puro, covalente polare, ionico e dativo) ed intermolecolari (legami dipolo-dipolo, ad idrogeno, dipolo-dipolo indotto e forze superficiali).
Nomenclatura e proprietà delle specie inorganiche.
Gli inquinanti atmosferici ed i meccanismi di degrado degli oggetti esposti alle piogge acide.
La chimica organica: alcani, alcheni, alchini, alcool, aldeidi e chetoni, acidi carbossilici, alogeno e nitro derivati, ammine e ammidi. Nomenclatura, tossicità e proprietà solventi.
La diagnostica scientifica applicata allo studio dei beni culturali.

Programma II anno:
OBIETTIVI
il corso si propone di affrontare le diverse fasi di un intervento di restauro, trattandone gli aspetti più strettamente chimici in termini di materiali e meccanismi di reazione.
ARGOMENTI:
Tipologie di danno su un manufatto: sali, depositi atmosferici o ambientali, materiali filmogeni naturali, patine, patinature, trattamenti consolidanti o protettivi pregressi.
La pulitura: carbonato e bicarbonato d’ammonio; resine a scambio ionico, EDTA bisodico e tetrasodico, soluzioni tensioattive, enzimi, solventi organici ed addensanti.
Il consolidamento: acqua e latte di calce, idrossido di bario, silicato d’etile, resine acriliche.
La protezione: ossalati artificiali, polimeri fluorurati, resine silano – silossaniche.


Professore ordinario di "Restauro architettonico" presso la presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Genova ove insegna "Restauro architettonico", si occupa dei temi della conservazione dell'edilizia storica. Docente in numerosi corsi di specializzazione e di formazione nel campo del restauro e delle tecniche di analisi dell’architettura, ha partecipato come consulente scientifico a campagne di studi e rilievi, tra cui: il complesso di S. Giuliano; i comparti edilizi dei quartieri storici di Pré e di Porta Soprana; gli studi di villa Bickley a Genova e quelli sui centri storici di Siena e Piacenza. I suoi più recenti interessi riguardano le tecniche costruttive tradizionali e i metodi di analisi non distruttiva (v. Architettura, segni e misura. repertorio di tecniche analitiche, 1995). Nella copiosa produzione scientifica, l'attenzione agli aspetti tecnici dell'analisi e dell'intervento sull'architettura pre-industriale sono ricondotti ai più ampi temi del restauro. Le sue ricerche e la sua attività didattica sono, per questo, strettamente connesse alla storia e alla tecnica del restauro tra Otto e Novecento. Particolare attenzione, in questo senso, é dedicata all'evoluzione del dibattito teorico e disciplinare, ad iniziare dal saggio Questioni di storia e restauro. Dall'architettura alla città, 1988, sino ai numerosi saggi ed articoli pubblicati su riviste specializzate e negli atti di convegni internazionali (Cuba, Rodi, ecc;).


Lucina Napoleone, laureata presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Genova con una tesi su Eugène-E. Viollet-le-Duc, ha conseguito il titolo dottore di ricerca in Conservazione dei Beni architettonici presso il Politecnico di Milano con una dissertazione dal titolo L’immagine del restauro. Percezione gusto e operatività tra unità e frammento. Dal 2001 è in servizio presso il Dipartimento di Scienze per l’architettura - DSA, Università degli Studi di Genova, in qualità di ricercatore universitario in Restauro Architettonico (settore scientifico disciplinare ICAR/19). Già affidataria degli insegnamenti di Teorie e storia del restauro e del modulo di Conservazione dei materiali nell’edilizia storica nell'ambito dei Laboratori di Restauro dei Monumenti, entrambi presso il Corso di Laurea in Architettura, per l'anno accademico 2004/05, è titolare del Laboratorio di Restauro dei monumenti al IV anno del Corso di Laurea in Architettura e del corso di Teorie e storia del restauro al I anno del Corso triennale in Restauro architettonico. E' inoltre docente di Storia del restauro e principi generali della conservazione (ex Teorie e storia del restauro) presso la Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti della Facoltà di Architettura di Genova. A partire dalla tesi di laurea (Architettura, riflessione estetica e restauro in Viollet-le-Duc) ha rivolto i propri interessi al versante teorico della disciplina e all’inquadramento storico di alcuni temi emergenti nel dibattito contemporaneo. Questioni quali il rapporto tra il restauro e la storia, l’ermeneutica, l’epistemologia e l’estetica, hanno caratterizzato il successivo percorso di ricerca. Questo infatti, è finalizzato ad approfondire la riflessione sul rapporto tra pensiero teoretico ed operatività in opposizione all’attuale tendenza a distinguere fortemente i due campi, arrivando talvolta a scindere il cultore del restauro in due figure distinte: una delle quali si occupa della ricerca pura e una, diversa, che si occupa dell’aspetto tecnico della disciplina. In questo senso l’attività scientifica è costantemente divisa tra la riflessione relativa alla teoria (testimoniata dall’attività pubblicistica) e l’operatività che si esplica nella partecipazione ai gruppi di progettazione dei restauri del Castello e della Torre civica della città di Rapallo, eseguiti nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti di Genova. Tale esperienza ha compreso, in particolare, il rilievo rigoroso, lo studio della consistenza materiale del monumento, l’analisi del degrado, la redazione del progetto esecutivo, dei computi metrici e delle stime. Su questo versante è inoltre da sottolineare la collaborazione alla redazione dei due volumi Tecniche di restauro per i tipi UTET.

Obiettivi del corso
Il corso si pone come obiettivo ripercorrere in modo sintetico lo svolgimento storico del restauro architettonico dal Settecento alla metà del XX sec. e approfondire alcuni nodi tematici dell’attuale dibattito.

Contenuti e articolazioni del corso
Prima parte. Brevi richiami alla storia del restauro
  • Individuazione dei temi che hanno portato alla nascita del dibattito sul restauro architettonico
  • La polemica ottocentesca tra «conservatori» e «restauratori». I temi del dibattito: verità- autenticità- unità – stile
  • Il XX secolo: la questione dei valori e il restauro scientifico.
  • Il restauro critico: Pane, Brandi, Bonelli

Seconda parte. Il dibattito contemporaneo. Principi di conservazione
  • Il dibattito negli anni ’60 e ’70. Piero Sanpaolesi. Il rapporto tra restauro e scienza dopo le alluvioni di Firenze e Venezia. Gli interventi di Cervellati a Bologna. L’approccio tipologico di Saverio Muratori e Gianfranco Caniggia.
  • Gli anni ’80: il dibattito tra restauro e storiografia. La nascita della “conservazione”: Marco Dezzi Bardeschi e la scuola di Milano, temi teorici e ricadute operative. La scuola di Roma.
  • Dalla teoria al progetto alcune riflessioni: il tema delle analitiche per il restauro, gli interventi di pulitura e di integrazione.




    • Prof. Arch. Paolo Rosasco
      rosasco@arch.unige.it
      corso di Procedure tecnico-amministrativo per il cantiere di restauro

    • Prof.ssa Arch. Rita Vecchiattini
      rvecchiattini@arch.unige.it
      Ricercatore - Università di Genova
      corso di Caratteri Costruttivi dell’edilizia esistente

docenti a.a. precedenti


    • Dott. Arch. Cristina Bartolini
      Architetto - Direzione Regionale per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria
      corso di Legislazione per i beni architettonici

    • Prof. Arch. Maura Boffito
      Professore ordinario - Università di Genova
      Corso di Teoria e storia dei metodi di rappresentazione

Laureata in Architettura a Torino (1971) ed in Filosofia a Genova (1988) è stata contrattista (1975/1982) e ricercatore confermato (1982/1992) presso la Cattedra di Disegno e Rilievo. Professore associato dal 1992, attualmente è Professore Ordinario di Disegno. E’ membro del Comitato dei Docenti e del Collegio dei Docenti della Scuola di Dottorato in Architettura e Design.
L’attività didattica e di ricerca spazia dal rilievo dell’architettura alla catalogazione di disegni e del patrimonio artistico genovese, dall’indagine d’archivio alla scienza della rappresentazione, dalle applicazioni di geometria descrittiva all’arte, allo studio della rappresentazione dell’architettura in pittura. Ha partecipato a campagne di studio e rilievo inerenti, tra gli altri, il centro storico di Sorrento e di San Salvatore Telesino (Benevento), il castello di Portofino e “Castello” Bruzzo a Genova.
Nella produzione scientifica, particolare attenzione è rivolta alla ricerca storica d’archivio (Rilievo del tempo, Sagep, Genova 1990 ), al rilievo dell’architettura ( Ville del genovesato. Albaro, vol .II, Valenti editore, Genova 1984 e paragrafi nei successivi volumi I, III, IV, 1985,1986 ), alla storia della rappresentazione ( Dentro la geometria, Il Libraccio, Genova 1996 ), ai fondamenti ed alle applicazioni di geometria descrittiva ( Teoria e pratica dei metodi di rappresentazione, Il Libraccio, Genova 2003 ), intrecciando con approcci interdisciplinari indagini di tipo geometrico-matematico (La prospettiva, in P. Freguglia, “Fondamenti storici della geometria”, Feltrinelli, Milano 1982 ) con altri di tipo storico-critico-antropologico ( Il disegno come “segno” della spiritualità dei popoli, Arti Grafiche Lux, Genova 1999 ).

    • Arch. Michele Cogorno
      Architetto - Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria corso di Procedure tecnico-amministrative per il cantiere di restauro


Luisa De Marco si laurea presso la facoltà di Architettura di Genova, ove quindi frequenta la Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti. Conseguito il Diploma, partecipa alle attività didattiche e di ricerca della Scuola e del Laboratorio MARSC, impegno che prosegue anche dopo l’assunzione (gennaio 2000), come architetto, presso la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Liguria. Partecipa alle ricerche del Laboratorio sulle Tecniche di restauro (coord. prof. B. P. Torsello), sulla Fenomenologia del degrado dei materiali lapidei (coord. prof. S.F. Musso), per un Atlante dei Fenomeni di degrado dei materiali lapidei per il restauro dell’architettura (coord. prof. B. P.Torsello) e sull’architettura rurale europea (coord. locale prof. S.F.Musso). Contestualmente approfondisce gli aspetti metodologici e operativi del progetto e del cantiere di restauro su alcuni casi concreti. Con la partecipazione alla redazione della Guida agli interventi di recupero dell’edilizia diffusa nel Parco Nazionale delle Cinque Terre approfondisce i temi della gestione e tutela del paesaggio. Grazie ai corsi ITUC-02 e ITUC-03 (ICCROM) amplia i propri interessi verso gli orientamenti internazionali nella conservazione del patrimonio costruito. Luisa De Marco è ora architetto direttore presso la Direzione Regionale per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria e sta completando il dottorato in Conservazione e Restauro dei Beni Architettonici e del Paesaggio - Politecnico di Torino. Per la sua attività di ricerca è stata visiting scholar (settembre 2005- gennaio 2006) presso la School of Canadian Studies, Carleton University a Ottawa, Canada.


Numero di ore di didattica frontale: 10 ore
Numero di ore di attività in aula: 10 ore

Obiettivi
Un restauro, sebbene sia spesso apparentemente mosso da ragioni di tipo ‘tecnico’, non è mai solo il frutto di scelte tecniche, ma è influenzato dal senso e dal ruolo che si attribuisce al ‘monumento’ e all’intervento sull’esistente. Analogamente, la scelta di una tecnica di intervento non dipende solo da problemi legati alle forme e alla gravità del degrado dei materiali/ manufatti o all’inefficienza strutturale- impiantistica dell’edificio o delle sue componenti costruttive, ma è influenzata dal tipo di risultato che si intende perseguire e dall’orientamento teorico- metodologico che, in modo più o meno esplicito, ciascun operatore predilige.
Il corso intende costituire un avvicinamento alle tecniche di intervento per il restauro e offrire agli specializzandi alcuni strumenti per orientarsi in questo mondo, affinché apprendano a governare il rapporto tra scelte culturali e metodologiche, scelte tecniche e attuazione dell’intervento in relazione agli obiettivi (culturali e metodologici) del progetto.
Al termine del corso, gli specializzandi dovranno essere in grado di scegliere la o le tecniche di intervento più idonee rispetto agli obiettivi di cui sopra, ai problemi conservativi da affrontare, e alle risorse finanziarie, temporali, tecniche disponibili; individuare e esplicitare gli obiettivi e i risultati finali che ci si attende dall’applicazione di ciascuna tecnica anche in rapporto con quella di altre tecniche e in relazione agli obiettivi di metodo; descrivere le specifiche e le cautele da osservarsi nell’applicazione delle tecniche di intervento in relazione alle caratteristiche (geometriche, chimico- fisiche, etc.) e alle condizioni conservative del materiale/manufatto, alla localizzazione dell’elemento da trattare, anche in relazione all’interferenza con altre lavorazioni.

Contenuti e articolazione del corso
Il corso persegue i suoi obiettivi attraverso lezioni frontali, attività in aula ed esercitazioni individuali e proponendo agli specializzandi esempi di problemi conservativi, casi di interventi già attuati e incontri con restauratori, utilizzando come riferimento anche la manualistica esistente. Circa il 50% delle ore a disposizione sarà dedicato alle lezioni frontali, nelle quali saranno forniti elementi di conoscenza, da ampliare e approfondire individualmente da parte di ogni specializzando, circa le diverse tecniche utilizzate nel campo del restauro, mentre la restante parte del corso sarà destinata ad attività in aula, volta all’approfondimento delle famiglie di tecniche di intervento ritenute necessarie allo sviluppo del progetto nell’ambito dell’esercitazione annuale, per assicurare una partecipazione attiva da parte di ogni studente. In accordo con il corso di Procedure tecnico-amministrative per il cantiere di restauro saranno organizzate esercitazioni congiunte aventi come oggetto l’elaborazione di voci di capitolato relative alle opere di restauro incluse nel progetto.

Riferimenti bibliografici
  • M. Laurenzi Tabasso, M. Lazzarini, Il restauro della pietra, Ed. CEDAM, Padova
  • A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione, Franco Angeli, Milano, 1996
  • Aa.Vv., Manutenzione delle costruzioni. Progetto e gestione, UTET, Torino, 1998
  • P. Rocchi et al., Il manuale del risanamento, Edizioni Kappa, Roma, 2000
  • P. Gasparoli, Le superfici esterne degli edifici, Alinea Firenze, 2002
  • B.P. Torsello, S.F. Musso (a cura di), Tecniche di restauro, UTET, Torino, 2003
  • G. Amoroso, Il restauro della pietra monumentale, D. Flaccovio,
  • P. Rocchi, Manuale consolidamento, Manuali DEI,
  • Daniela Bosia, Il risanamento igienico edilizio, EPC Libri, 2005
  • Gennaro Tampone, Il restauro delle strutture in legno, Hoepli, Milano


    • Dott. Cristina Gambaro
      già Ricercatore confermato - Università degli Studi di Genova corso di nformatica per i beni culturali

    • Ing. Fabrizio Martinoli
      Libero professionista
      seminari nell'ambito del corso di Impianti termici per locali monumentali e artistici

    • Prof. Dott. Orietta Pedemonte
      Professore associato - Università degli Studi di Genova
      corso di Teoria e storia dei metodi di rappresentazione

    • Arch. Manuela Salvitti
      Architetto - Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria
      corso di Tutela e valorizzazione del paesaggio


Professore Ordinario (fino al 31 Ottobre 2006) alla Facoltà di Architettura dell’Università di Genova, è titolare della cattedra di "Restauro architettonico" e supplente di "Teorie e storia del restauro" (dal 1991). Ha insegnato "Tecnica del restauro urbano" (1973-74) e "Restauro dei Monumenti" all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (1974-91). Visiting Professor alla Middle East Technical University di Ankara (1997) e alla Mimarlar Sinan University, di Istanbul, è invitato a svolgere lezioni e conferenze in sedi nazionali e internazionali (Lijubliana, Università di Yildiz a Istanbul, Venezia, Università di Charlottville-USA, Mexico City, Puebla, Rodi, Firenze, ecc.). È partner scientifico dell’Ecole D’Avignone, del Cabineto del Color e dell’Ajuntamento de Barcelona. Nell’ambito storico-teorico è autore di opere monografiche (si citano: Proposte per una dimensione urbana del restauro, 1974; Restauro architettonico. Padri, teorie, immagini, 1987; La materia del restauro. Tecniche e teorie analitiche, 1988) e di numerosi articoli (tra gli altri: Tra restauro e conservazione, 1987; Architettura e misura, 1988; Le geometrie del paesaggio, 1991; Città nuova e memoria, 1991; Preserving in Order to Understand, 1993; Filologia architettura testo materiale, 1994; Restoration as economic source, 1997; Hermeneutic Openings of Conservation,1998). Per le attività sperimentali e progettuali si rinvia al programma di "Restauro dei monumenti".
Ultimo aggiornamento 6 Novembre 2018