Laboratorio
Il Laboratorio di Metodiche Analitiche per il Restauro e la Storia del Costruito (Laboratorio MARSC di alta qualificazione dell’Ateneo), fondato dal prof. B. Paolo Torsello, opera, fin dal 1990, nel campo delle analisi non distruttive per l’architettura storica e il restauro.
Il Laboratorio MARSC è il fulcro delle attività finalizzate alla conoscenza, conservazione, tutela e valorizzazione del Patrimonio Culturale, specificamente architettonico. Ubicato presso il Dipartimento Architettura e Design (DAD) della Scuola Politecnica, ha intensi rapporti di collaborazione con altri dipartimenti, con enti pubblici e privati, sia nella forma della consulenza che in quella della fornitura di servizi. A testimonianza della sua rilevanza e vitalità, il MARSC svolge studi e ricerche per conto di committenti pubblici e privati in tutto il territorio nazionale.
Missione
Il Laboratorio, grazie al costante aggiornamento delle persone coinvolte, consente anche un’attività di ricerca di base sulle più evolute metodiche analitiche. Supporta inoltre l’attività della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (SSBAP) che opera nel Dipartimento dal 1994 costituendo motivo di distinzione a livello nazionale, poiché consente agli studenti di affrontare gli studi in modo professionalizzante. Supporta inoltre la formazione di secondo livello (Laurea magistrale in Architettura, Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura, Laurea magistrale in Ingegneria Edile curriculum Building Retrofitting, Laurea Magistrale in Architectural Composition dei dipartimenti DAD e DICCA).
Il Laboratorio è articolato in due sezioni: una dedicata alle metodiche analitiche per il rilievo e una dedicata all’archeologia dell’architettura e alla caratterizzazione dei materiali del costruito storico e di interesse culturale.
La sezione 1: Metodiche Analitiche per il Rilievo
Tra le linee di ricerca e le attività, sviluppate anche in collaborazione con altri Dipartimenti dell’Università di Genova e con Istituti o Centri di Ricerca nazionali e internazionali (Opificio Pietre Dure, CNR Beni Culturali ecc.) possiamo ricordare:
- la longimetria rigorosa per il rilievo tridimensionale della architettura e per la sua modellizzazione;
- tridimensionale e solida;
- la topografia per l’architettura;
- la fotogrammetria analitica rigorosa e digitale, piana e tridimensionale;
- i raddrizzamenti semplici e mosaicati per il rilievo di superfici piane da orto-fotopiani, da nuvole di punti ottenute con uso di laser scanner o con tecniche di structure from motion;
- i sistemi informativi avanzati per la gestione del progetto di restauro (DBMS, GIS, BIM, webGIS);
- il trattamento e l’analisi quantitativa di immagini digitali per il riconoscimento dei materiali e dei fenomeni di degrado;
- il trattamento di immagini digitali per la simulazione degli interventi di conservazione dell’architettura;
- la definizione di repertori sulle tecniche costruttive nel restauro.
La sezione 2: Archeologia dell'architettura (a) e Materiali del costruito storico (b)
La seconda sezione del Laboratorio approfondisce due aspetti del costruito, ciascuno dotato di una propria autonomia, pur essendo frequentemente collegati tra loro.
La sottosezione 2a dedicata all’Archeologia dell’architettura è lo sviluppo del laboratorio fondato alla fine degli anni ’80 del Novecento da Tiziano Mannoni per affrontare lo studio delle costruzioni del passato antico e recente, nella loro qualità di "fonte materiale" diretta, sia per ricostruirne le vicende individuali, sia per dare risposta a quesiti storici di più ampia portata. Ricerche metodologiche e applicazioni nel campo della stratigrafia dell’elevato e dei metodi archeologici e archeometrici, atti a stabilire la provenienza e a datare materiali ed elementi architettonici, sono da allora portate avanti in stretta collaborazione con l’Istituto di Storia della Cultura Materiale di Genova (ISCUM), nel cui ambito sono nati strumenti di grande rilevanza, quali la mensiocronologia dei mattoni o la cronotipologia dei portali. Rilevanti sono anche l’analisi delle fonti documentarie inerenti al settore edile e le analisi del degrado e del dissesto condotte secondo una prospettiva storica, per fornire ai progettisti del restauro elementi di conoscenza e di valutazione il più possibile ampi ed integrati.
Le principali linee di ricerca e le attività sono rivolte:
- all'analisi archeologica dell’architettura, con particolare riferimento al metodo stratigrafico;
- alla comprensione del modo in cui le strutture di un edificio sono state modificate rispetto all’iniziale ideazione e costruzione, sia per consentirne la ricostruzione storica sia per contribuire alle indagini strutturali e sismiche e alla modellazione del suo comportamento attuale;
- allo sviluppo di strumenti di datazione assoluta dei materiali e degli elementi architettonici e costruttivi;
- alla ricostruzione delle regole dell'arte seguite dai maestri costruttori, nelle diverse epoche e nelle varie realtà territoriali;
- allo studio delle fonti indirette inerenti il settore edile ai fine dell’interpretazione del lessico tecnico storico e della costruzione di cronotipologie documentarie.
La sottosezione 2b dedicata ai Materiali del costruito storico ne studia le caratteristiche e le problematiche di degrado ai fini della scelta degli interventi nell’ambito del progetto di restauro. Rilevanti sono le ricerche sui materiali lapidei locali (calcare marnoso e ardesia), quelle sui leganti storici, che si ampliano allo studio dei calcestruzzi di fine Ottocento e primi Novecento in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA), e gli studi sul ferro acciaioso dei tiranti storici in collaborazione con il DICCA e con il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (DCCI) dell’Università di Genova.
Le principali linee di ricerca e le attività sono rivolte:
- alla conoscenza dei materiali e del loro comportamento nel tempo;
- all’analisi delle forme di degrado e alterazione della materia costruita;
- alla valutazione dell’efficacia degli interventi di restauro sui materiali storici
(consolidamenti superficiali, protezioni, ecc…).
Gruppo di ricerca
Assegnisti, Dottorandi e Collaboratori esterni
- Simonetta Acacia
Architetto, Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio
Dottoranda in Digital Humanities, Tecnologie Digitali, Arti, Lingue, Culture e Comunicazione - XXXVIII Ciclo - Dipartimento di Lingue e Culture Moderne (Università di Genova) - Cecilia Moggia
Architetto, Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio
Dottoranda in Architettura e Design – Ciclo XL – Dipartimento Architettura e Design (Università di Genova) - Sara Mauri
Dottoressa di Ricerca in Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito
Assegnista di ricerca in Restauro dell’architettura (CEAR-11/B) - Dipartimento Architettura e Design (Università di Genova) - Margherita Valentini
Assegnista di ricerca in Restauro dell’architettura (CEAR-11/B) - Dipartimento Architettura e Design (Università di Genova) - Roberto Ricci
Geologo Libero professionista; Istituto di Storia della Cultura Materiale (ISCUM)
Collaboratore esterno - Dipartimento Architettura e Design (Università di Genova) - Luca Marasso
Architetto, Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio
Collaboratore esterno - Dipartimento Architettura e Design (Università di Genova)
Hanno collaborato con il Laboratorio MARSC:
- Prof. Paolo Bensi
già Professore associato di Museologia e critica artistica del restauro - L-ART/04 - arch. Francesca Ballocca
Specialista in Restauro dei Monumenti - Maria Luisa Carlini
Restauratrice - arch. Anna Decri
Specialista in Restauro dei Monumenti; Istituto di Storia della Cultura Materiale (ISCUM) - arch. Andrea Fenialdi
Specialista in Beni architettonici e del paesaggio - arch. Caterina Lavarello
Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio - arch. Elena Macchioni
Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio, PhD in Conservazione dei Beni architettonici - arch. Valerie Piquerez
Specialista in Restauro dei Monumenti - prof. arch. Giovanni Luca Pesce
Northumbria University; Istituto di Storia della Cultura Materiale (ISCUM) - arch. Camilla Repetti
PhD in Conservazione dei Beni architettonici - Arch. Sara Rocco
PhD in Conservazione dei Beni Architettonici - arch. Francesca Segantin
Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio, PhD in Conservazione dei Beni architettonici
Attrezzature
- Stereomicroscopio Leica S9 i con fotocamera digitale integrata a colori e programmi per elaborazione di immagini
- Sistema GNSS “Base & Rover” Geomax Zenith 16 UHF e 2 GNSS (Gps) di campagna Garmin GPSMAP 66st
- Fotocamera digitale Nikon D5600
- Stazione totale Leica TS16 e relativi accessori
- Laser Scanner Leica RTC360 LT
- Drone DJI Mini 3 Fly more
- Endoscopio Boviar ad illuminazione a lampada ed accessori
- Fotocamera digitale Canon PowerShot A640-new10mp
- Fotocamera digitale Nikon D90
- Barra Zscan Menci Software 900 mm con valigia
- Ricevitore Gnss Leica GS15 e relativi accessori
- Stazione totale Leica TS15 e relativi accessori
- Livello laser Leica Roteo 20HV
- Fotocamera digitale Nikon D3300
- Succhiello di Pressler completo 30cm
- Munsell Book of Color, Glossy Finish Collection (1976)
- Protimeter "Compleat" Dampnes Kit ProtiMeter LTD
- Binocolo ZUIHO 10x50 field 5°
- Calibro forestale
Collaborazioni e partnership
Il Laboratorio di Metodiche Analitiche per il Restauro e la Storia del Costruito ha intensi rapporti di collaborazione con altri dipartimenti: DICCA, DIRAAS, DCCI, DIBRIS e con enti pubblici e privati, sia nella forma della consulenza che in quella della fornitura di servizi.
Per maggiori informazioni sulle possibilità di collaborazione e partnership con il Lab MARSC,
scrivere e-mail al Direttore.